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Prevenzione

Odontoiatria conservativa

Parodontologia

Protesi dentarie

Implantologia orale

Ortodonzia

Chirurgia orale

Odontoiatria estetica

Approfondimenti

 


Prevenzione

Prevenzione... ossia impedire che accada!

 

Cominciando dai bambini, tutti i nostri pazienti vengono istruiti alle corrette manovre di igiene orale e seguiti nel superare eventuali difficoltà con un approccio personalizzato e adattato alle specifiche necessità, selezionando tra le varie tecniche di spazzolamento quella più efficace.

 

La cura con cui vengono insegnate le tecniche di igiene orale si accompagna all’analisi personalizzata delle difficoltà di ogni singolo caso anche con l’aiuto di modelli dimostrativi.

 

Mentre ai bambini viene insegnato l’uso di strumenti e tecniche adatto alla loro età, i genitori sono istruiti ad assisterli a casa per ottenere una adeguata igiene orale. Viene anche spiegata l’importanza delle compresse di fluoro e ne viene prescritta l’assunzione (tranne nei casi in cui è controindicato).

 

Nella sezione approfondimenti troverete un riepilogo del contenuto di fluoro di diverse marche di acqua minerale di largo consumo, che può aiutare a valutare l’opportunità o meno dell’utilizzo di questi integratori.

 

Un efficace mezzo di prevenzione è costituito dalla sigillatura dei solchi particolarmente accentuati nelle zone masticanti. È una procedura semplice, che non richiede anestesia e che consente una significativa riduzione nel tempo dell’insorgenza di lesioni cariose in queste zone.

 

I sigillanti sono sostanze adesive semiliquide che “riempiono” il fondo dei solchi nelle zone masticanti, rendendo più difficile il ristagno di placca in grado di determinare l’insorgenza di carie.

 

Un ulteriore aiuto per i denti viene anche dalle applicazioni di fluoro professionali che sono in grado di aumentare la resistenza all’attacco acido dei batteri delle superfici dentali e, nel caso di lesioni iniziali, possono sanare la lesione stessa. Si tratta di utilizzare delle sostanze ad alta concentrazione di fluoro che vengono mantenute per tre minuti a contatto dei denti appena puliti, consentendo al dente di assorbirne una maggiore quantità, rinforzando gli strati più esterni del dente.

 

È importante ricordare che la perdita precoce dei denti decidui (da latte) nei bambini spesso porta ad una perdita di spazio per i successivi denti permanenti complicando la loro nascita ed aumentando la possibilità di dover in seguito intraprendere un trattamento ortodontico per la corretta sistemazione della dentatura.

 

Nel trattamento dei bambini è sempre stata nostra cura programmare, in sede di appuntamento, dei tempi ampi e rilassati, per avere modo di spiegare accuratamente le manovre e le relative sensazioni che il piccolo paziente proverà, senza mai sminuirle. Ciò permette di instaurare un rapporto di fiducia tra il medico ed il giovane paziente, di affrontare le sue eventuali ansie e soddisfare le sue curiosità, ottenendo, quindi, un paziente sereno e disponibile a lasciarsi trattare.

 

Nell’adulto la prevenzione si estende anche alle abitudini comportamentali, come il fumo, regimi alimentari sbilanciati e all’informazione sulle più recenti correlazioni tra le malattie orali e alcune patologie sistemiche. Recentemente si sono evidenziate alcune relazioni tra le condizioni del cavo orale, malattie cardiovascolari (infarto e arteriosclerosi), il parto pretermine e alcuni tumori della bocca.

 

Monitoraggio attento di lesioni delle mucose durante la visita di controllo.

 

Alcune condizioni, patologiche o parafisiologiche, come il diabete, la gravidanza o il trapianto d’organi, comportano la necessità di una più frequente valutazione delle condizioni orali.

Alcune terapie, ad esempio per l’osteoporosi con bifosfonati, utilizzano farmaci con importanti effetti collaterali a livello orale e aumentano il rischio di gravi infezioni ossee. Per cui, prima d’iniziare tali cure, è raccomandato di eseguire una scrupolosa valutazione della salute orale.

L’attività di prevenzione, in molti di questi casi, consiste nella semplice informazione e motivazione durante i normali controlli periodici che rimangono, probabilmente, il più efficace sistema per mantenere una bocca sana.


Odontoiatria conservativa

Conservare... un bene!

 

Momento essenziale della nostra terapia è conservare e ripristinare la salute dei denti, avendo cura di fermare la progressione delle lesioni cariose, di eliminare gli stimoli dolorosi e di ricostruire le porzioni di dente ormai compromesse dalla carie.

 

Identificazione e trattamento di una carie del secondo premolare superiore.

 

La carie dentale è una patologia che colpisce gran parte della popolazione, specialmente nei paesi industrializzati. Per potersi formare ha bisogno di tre fattori: gli zuccheri, i germi e il tempo.

 

Molte specie di germi presenti in bocca utilizzano gli zuccheri per svilupparsi, liberando, come sostanze di scarto, vari tipi di acidi in grado di sciogliere il tessuto più duro del dente: lo smalto. Finché la lesione è limitata allo smalto è totalmente indolore.

 

Lesionato lo smalto inizia la formazione di una cavità che, inevitabilmente, mantiene protetti i germi che, indisturbati, continuano ad avanzare in profondità, fino a raggiungere il primo strato sensibile del dente: la dentina.

 

La dentina è anche essa un tessuto duro ma, a differenza dello smalto, è percorsa da piccoli tubicini (tubuli) con all’interno alcune porzioni di cellule che “vivono” nell’ultimo tessuto costituente il dente: la polpa.

 

Quando i germi raggiungono la dentina, sostanze dolci o particolarmente fredde provocano un intenso stimolo doloroso che smette immediatamente al cessare dello stimolo.

 

La terapia di questo tipo di carie è semplice, veloce e indolore. Dopo aver addormentato il dente, è possibile operare la completa asportazione di tutto il tessuto infetto e rammollito dall’attacco acido. Si ripristina a questo punto il tessuto rimosso utilizzando i più moderni materiali che sono estetici, resistenti, duraturi e di agevole lavorazione.

 

Se non s’interviene per tempo, la penetrazione dei germi più in profondità provoca la “morte” del nervo contenuto nella polpa. Questo può morire “silenziosamente” ma, come accade il più delle volte, provoca un dolore continuo ed incessante. Non esiste una cura per il nervo colpito, ma si deve procedere alla sua asportazione. Pur essendo più fragile, il dente, può essere mantenuto anche senza il nervo, ma viene a mancare il campanello di allarme della sensibilità al freddo nel caso esso venga nuovamente colpito dalla carie.

 

Trattamento canalare di due incisivi inferiori. A distanza di tempo si nota la guarigione dei granulomi.


Parodontologia

Parodontologia... ciò che sta intorno al dente!

 

Il dente non è piantato nell’osso, ma collegato ad esso tramite un complesso sistema di fibre che, come gli ormeggi di una nave, lo sostengono ammortizzando le forze della masticazione. Questo apparato di sostegno (attacco) è ricoperto dalla gengiva che, pur appoggiandosi strettamente al dente, non è attaccata ad esso, mantenendo un piccolo solco di un paio di millimetri tutto intorno al dente. L’accumulo di placca batterica all’interno di questo solco è responsabile dell’infiammazione delle gengive che diventano gonfie, arrossate, dolenti e sanguinanti.

 

Il trattamento della gengivite comporta la completa guarigione.

Una settimana dopo la seduta di igiene il gonfiore dei tessuti è molto ridotto.

 

Se le vostre gengive sanguinano contattateci subito perché questo stadio, che si chiama gengivite, è guaribile completamente con un’adeguata seduta di igiene professionale. Trascurare la gengivite espone al rischio dell’estensione dell’infiammazione ai tessuti più profondi che prende il nome di parodontite.

 

La parodontite grave può ancora consentire di mantenere i denti.

Non trattata evolve nello stadio terminale (piorrea).

 

La parodontite è una malattia che comporta la perdita del tessuto di sostegno del dente alternando fasi di stasi a periodi di attiva perdita di attacco. Il ritirarsi delle gengive, il loro sanguinamento spontaneo o provocato, un dolore cupo, persistente alla masticazione o un aumento della mobilità dei denti, spesso rappresentano fasi avanzate della patologia. Per una diagnosi precoce è necessario effettuare un accurato sondaggio parodontale, ossia misurare con una sonda smussa la profondità del solco gengivale tutto intorno a tutti i denti. Nella stessa bocca è possibile la contemporanea presenza di zone affette da gengivite e di elementi colpiti dalla malattia parodontale. L’identificazione di questi siti, ad uno stadio più avanzato della malattia, consente di scegliere il trattamento più adatto per il controllo della malattia ed il mantenimento dei denti nel tempo.

 

A volte una piccola recessione gengivale nasconde una grave lesione del tessuto di sostegno con accumuli di placca e tartaro non raggiungibili senza sollevare un lembo.

 

La parodontologia si occupa anche di eliminare quei fattori che possono predisporre il riaccendersi della malattia. Alcune recessioni gengivali, ad esempio possono essere trattate ripristinando la corretta anatomia dento-gengivale consentendo un più agevole mantenimento e, perché no, correggendo l’aspetto estetico.

 

Il trattamento di alcune recessioni gengivali può essere completo e duraturo come documentato dalle foto a tre anni di distanza in visione frontale e laterale.

 

Un altro settore della parodontologia viene in aiuto alla protesi ed alla conservativa. Infatti, nel caso in cui la carie è estesa fin sotto la gengiva (rendendo impossibile qualsiasi tipo di ricostruzione corretta) è necessario in questi casi procedere al cosiddetto allungamento della corona clinica che, riposizionando i margini gengivali e rimodellando il tessuto di sostegno del dente, espone il tessuto dentale sano su cui è possibile posizionare i margini delle nostre ricostruzioni.

 

L’esposizione dei margini di tessuto dentale sano è un requisito indispensabile per procedere a delle ricostruzioni durature.

 

Lo stesso tipo di intervento si può utilizzare anche per poter “allungare” elementi dentali che non offrono sufficiente ritenzione per le corone protesiche.

Un’insufficiente quantità di dente residuo compromette la ritenzione delle corone protesiche.


Protesi dentarie

Protesi... tradizionalmente distinta in fissa e rimovibile!

 

Si occupa di riabilitare la funzione masticatoria, fonetica ed estetica.

Le strutture di sostegno della protesi fissa possono essere denti o impianti. In entrambi i casi l’utilizzo della protesi si contraddistingue per la sua completa integrazione con il resto della bocca, tanto che, nel tempo, alcuni pazienti non sono più in grado di indicare i denti interessati.

 

La preparazione di una protesi fissa su elementi naturali comporta la riduzione dei denti pilastro lasciando adeguati spessori per il materiale della protesi.

La realizzazione di modelli di lavoro di alta precisione consente di ottenere un manufatto protesico che si integra perfettamente con il resto della dentatura.

 

Per ottenere questo risultato è indispensabile l’uso dei migliori materiali, delle tecniche più precise e dei più validi collaboratori. Una fase di condizionamento tramite provvisori spesso consente di valutare meglio le esigenze funzionali ed estetiche dei pazienti o di attendere un’adeguata maturazione dei tessuti.

La presenza di denti indeboliti da precedenti ricostruzioni conservative in prossimità dei denti mancanti, o condizioni che, per realizzare una protesi implantare, richiedono interventi ricostruttivi impegnativi per il paziente, o semplicemente considerazioni di carattere personale, possono far preferire la soluzione classica illustrata sotto rispetto alla protesi implantare.

 

Il decorso sfavorevole del nervo mandibolare ha indotto il paziente a scegliere un ponte in oroceramica per sostituire il molare andato perduto molti anni prima.

 

Nel caso si siano persi molti o tutti i denti, la protesi rimovibile, parziale o totale (dentiera) può in molti casi offrire un comfort ed un’efficienza masticatoria più che soddisfacenti, anche a fronte di una spesa contenuta specie se confrontata con la soluzione implantare. Questo tipo di riabilitazione necessita spesso di un periodo di adattamento e di piccoli ritocchi ma alla fine è possibile ottenere i risultati previsti.

 

L’estensione della protesi totale superiore deve rispettare precisi parametri per ottenere l’effetto ventosa che ne determina la stabilità.

 

Le soluzioni introdotte dalla moderna implantologia permettono oggi di estendere ulteriormente la stabilità delle protesi rimovibili con l’inserimento di pochi impianti e di strutture di ancoraggio. Questa combinazione di protesi ad appoggio gengivale ed ancoraggio implantare, consente un aumento del comfort spesso eclatante.

 

Se siete portatori di una protesi rimovibile ed avete problemi funzionali o di stabilità, chiedeteci di verificare la possibilità di dotare la vostra protesi di questi moderni sistemi di ancoraggio.


Implantologia orale

Implantologia... la più giovane branca dell’odontoiatria!

 

Sono passati molti anni da quando i primi impianti hanno rivoluzionato l’odontoiatria mondiale. Da allora il progresso scientifico ha portato continui miglioramenti nelle componenti implantari e nelle tecniche chirurgiche. Le superfici degli impianti a vite hanno raggiunto un livello tecnologico che consente di proporre con serenità le procedure implantari come prima scelta ai nostri pazienti con necessità protesiche.

 

L’integrazione della vite in titanio con l’osso consente il ripristino degli elementi dentali perduti senza limare i denti vicini.

 

Dopo un adeguato periodo di tempo dal suo posizionamento è possibile utilizzare l’impianto come se fosse una radice e ricostruirne l’aspetto coronale nel rispetto della funzionalità e dell’estetica. Questa soluzione, in molti casi, rappresenta l’unica alternativa ad una protesi rimovibile consentendo un notevole miglioramento della qualità della vita.

 

Ottenuta l’osteointegrazione, una vite di guarigione viene posizionata sull’impianto consentendo di procedere alle successive fasi protesiche.

 

Contrariamente a ciò che si può pensare il posizionamento degli impianti nell’osso è un intervento estremamente poco traumatico, privo di dolore anche nel postoperatorio e con gonfiore molto ridotto o assente.

 

Dalle tecniche d’impronta per la rilevazione della posizione degli impianti alle varie componenti della struttura, tutti i passaggi necessitano di un elevato grado di precisione.

 

La fase più delicata è, come in tutti gli aspetti della medicina, quella diagnostica e di progettazione con la necessità di indagini radiologiche per la corretta valutazione delle dimensioni degli spessori ossei e della posizione di strutture delicate quali il seno mascellare o il nervo mandibolare.

 

Le fasi di progettazione sono indispensabili per realizzare correttamente la protesi su impianti.

 

La realizzazione di una ceratura diagnostica (sviluppo in cera della protesi da realizzare per valutarne la funzionalità, l’estetica ed anticipare problematiche che altrimenti si evidenzierebbero solo successivamente) precede lo sviluppo di una mascherina radiologica con dei riferimenti radiopachi per ottenere dalla TAC dentale (dentascan) tutte le informazioni necessarie alla corretta pianificazione dell’intervento.

Il progresso implantare oggi tende, in casi selezionati, al cosiddetto carico immediato ossia alla possibilità di eseguire la chirurgia implantare e contestualmente il posizionamento di protesi provvisorie predisposte in anticipo e adattate entro 48 ore.

Pur rimanendo una procedura ampiamente collaudata, soprattutto per alcuni settori della bocca, i benefici devono giustificare il lieve aumento del rischio di una mancata osteointegrazione di alcuni degli impianti inseriti.


Ortodonzia

Ortodonzia... oggi meno fastidiosa che in passato!

 

L’esperienza accumulata ed il continuo aggiornamento ci consentono di offrire ai nostri pazienti trattamenti che utilizzano le più moderne tecnologie basandosi su una consolidata ed indispensabile fase diagnostica nella quale risiedono la congruità degli obiettivi e la stabilità dei risultati raggiunti.

 

La risoluzione di problematiche ortodontiche comporta la valutazione nel lungo periodo dei risultati raggiunti.

 

Vogliamo qui presentare alcune delle possibilità che offre questa branca, pur sapendo di non poter essere esaustivi tanto da chiarire le vostre richieste personali o i vostri dubbi.

 

Saremo ben lieti di dedicarvi il tempo necessario per rispondere alle vostre domande e parlare diffusamente delle vostre specifiche esigenze.

 

Immaginare un bimbo con i denti storti che con “l’apparecchio” ottiene un bel sorriso significa pensare solo ad una parte dell’ortodonzia. Allineare i denti impegna molto del nostro lavoro ma, sovente i nostri piccoli pazienti mostrano delle disarmonie di crescita dei mascellari, magari poco evidenti, ma apprezzabili ad un accurato esame clinico e quantificabili con le necessarie indagini radiologiche.

 

La sporgenza degli incisivi superiori è solo un aspetto della malocclusione che rivela un ritardo della crescita mandibolare. L’efficacia di una terapia funzionale con attivatore consente di ottenere la riarmonizzazione della crescita maxillo mandibolare con un importante miglioramento del risultato estetico ed una riduzione della durata della terapia con apparecchiature fisse.

 

Queste disarmonie, nel paziente in crescita tendono ad aggravarsi con l’età e spesso, quando sono evidenti ai non addetti ai lavori, hanno consolidato gran parte della loro gravità.

Alcune di queste, come le disarmonie trasversali con latero deviazione, che sono facilmente correggibili in tenera età, se non trattate, portano nell’adulto a delle asimmetrie strutturali ossee con conseguente deformità facciale più o meno evidente.

 

Se notate che un vostro ragazzo tende a chiudere con la bocca storta da un lato contattateci per una visita immediatamente. Queste piccole correzioni in tenera età, possono avere un grande impatto nello sviluppo dei vostri ragazzi, evitando terapie più lunghe o impegnative.

 

Nel caso la disarmonia scheletrica si sia consolidata, nel paziente che ha esaurito il suo potenziale di crescita, l’intervento terapeutico ortodontico consiste nel percorso di preparazione prechirurgica, concordata con il chirurgo maxillofacciale, pianificandolo in accordo con le esigenze e le aspettative del paziente.

 

Le disarmonie dei mascellari se trascurate possono consolidarsi, richiedendo per la loro risoluzione trattamenti più complessi.

 

L’ortodonzia, quindi, non è solo per bambini e infatti il numero di pazienti adulti che si sottopongono con soddisfazione ai trattamenti è in continuo aumento. Grazie ai più recenti materiali, frutto della ricerca internazionale, siamo in grado di proporre soluzioni che, per estetica, funzionalità e comfort, si inseriscono nella quotidianità dei nostri pazienti senza traumi.

L’uso di piccoli impianti temporanei come ancoraggio può ridurre significativamente il numero di denti interessati dall’apparecchiatura ortodontica, offrendo la possibilità, a coloro che hanno fino adesso rifiutato il trattamento a causa della “visibilità” delle attrezzature, di soddisfare la loro esigenza.

La necessità ortodontica di un adulto, oltre alla richiesta di una funzionalità masticatoria corretta o di un allineamento dentale piacevole esteticamente, può nascere dalle “collaborazioni” con le altre branche dell’odontoiatria, prima tra tutte la protesi. La ridistribuzione degli spazi e le anomale inclinazioni che i denti possono assumere quando la perdita di un elemento è stata trascurata per lungo tempo, possono richiedere un breve periodo di trattamento ortodontico. I miglioramenti ottenuti si ripercuoteranno positivamente sui manufatti protesici in termini di durata, funzionalità ed estetica.

La stessa implantologia trae giovamento dall’utilizzo di alcune tecniche ortodontiche in grado di promuovere lo sviluppo osseo in un sito implantare insufficiente.

Le interazioni sono innumerevoli anche con la parodontologia, semplificando le terapie di mantenimento grazie all’allineamento dentale, riposizionando denti “sventagliati” dalla parodontite o eliminando inclinazioni assiali spesso concausa di gravi difetti angolari nei settori posteriori.


Chirurgia orale

Quasi tutta la piccola chirurgia orale è realizzabile in anestesia locale e senza necessità di ricovero. Rialzi del seno mascellare, denti del giudizio, radici e canini inclusi anche inviati da altri colleghi, traggono vantaggio nel loro trattamento da una delicata gestione dei tessuti durante l’intervento consentendo una più rapida guarigione.

 

Il posizionamento di un sistema di trazione su un canino incluso, in questo caso inviato da un collega, necessita di competenze non soltanto chirurgiche ma anche ortodontiche.

 

La presenza in studio di apparecchiature radiologiche digitali, sia panoramiche che endorali, consente, nella maggior parte dei casi, di accedere a tutte le informazioni necessarie alla programmazione dell’intervento senza doverle raccogliere presso strutture esterne.

L’uso del Piezotome®, una delle più moderne tecnologie presenti in termini di chirurgia orale, in grado, per mezzo di inserti ad ultrasuoni, di tagliare delicatamente l’osso senza ledere i tessuti molli, consente di portare a termine gli interventi in tutta sicurezza.

 

Il Piezotome® può essere descritto come un bisturi ad ultrasuoni incapace di ledere i tessuti molli.

 

L’approfondita conoscenza dell’anatomia e delle delicate strutture orali, frutto di specifici approfondimenti, ci permette di eseguire una chirurgia il meno traumatica possibile, a tutto vantaggio della ripresa nel postoperatorio. La scrupolosa osservanza delle procedure di sterilizzazione e l’ampio uso di materiale monouso ci permette di operare in assoluta sicurezza riguardo al pericolo di malattie infettive.

La moderna farmacologia mette inoltre a disposizione un ampio scelta di sostanze per la gestione del dolore e del gonfiore, permettendo in poco tempo di tornare alle normali attività di relazione.

Ampio spazio viene riservato, per tempo, alla corretta spiegazione dell’intervento al paziente, rispondendo esaurientemente alle sue domande e mettendolo nelle condizioni di sottoporsi serenamente alla procedura.


Odontoiatria estetica

Tenerne conto è importante!

 

Tutta l’odontoiatria moderna tiene bene a mente le richieste estetiche dei pazienti anche quando l’esigenza terapeutica è principalmente di tipo funzionale.

Ciò non toglie che a volte la specifica richiesta estetica rappresenti la prima motivazione del paziente.

Nel caso di protesi, e finché queste richieste sono all’interno dei limiti imposti dalle leggi biologiche o strutturali delle riabilitazioni, non ci sono in genere difficoltà.

 

Il paziente giunto con la richiesta di rivestire, per motivi estetici, con delle protesi i sei denti frontali superiori (perfettamente sani), ha giudicato più che soddisfacenti i rimodellamenti ottenuti aggiungendo piccole quantità di moderni compositi.

 

Più sottile e sfumata è l’insoddisfazione per un sorriso apparentemente senza grandi problemi. In questi casi, dopo aver studiato il caso realizzando anche piccole simulazioni, è possibile, con i moderni materiali da ricostruzione in composito, ridefinire piccoli dettagli in modo “conservativo” e valutare con il paziente il suo grado di soddisfazione.

 

Le procedure di sbiancamento (bleaching) dentale, oggi molto richieste, danno grande soddisfazione a noi ed ai pazienti.

Esistono fondamentalmente due tecniche si sbiancamento dentale: rapido e progressivo.

La metodologia che consigliamo, quella progressiva, consiste nella realizzazione di una mascherina personalizzata all’interno della quale il paziente viene istruito a mettere il prodotto sbiancante che gli viene consegnato. Si tratta, dunque, di indossare questa mascherina, che calza come un guanto sui denti, per qualche ora al giorno. In questo periodo il paziente viene monitorato settimanalmente per ciò che riguarda eventuali fenomeni di ipersensibilità dei denti ed anche per valutare i risultati raggiunti, che devono essere leggermente in eccesso.

La procedura progressiva ha il vantaggio di poter gestire meglio l’effetto collaterale che tutti questi prodotti hanno e che consiste in un aumento della sensibilità dei denti al freddo.

Nelle procedure “rapide” la frequenza dell’insorgenza e l’entità di questo fenomeno sono aumentate, pur restando molto soggettive, e perciò rimane la nostra seconda scelta.

Unica avvertenza per queste procedure riguarda i pazienti con ricostruzioni estetiche nei denti frontali, i quali devono essere consapevoli che i materiali delle ricostruzioni stesse non vengono schiariti, per cui potrebbe essere necessario prevederne il rifacimento al termine dello sbiancamento per ottenere la soddisfazione di tutti.

 

Il paziente può monitorare i risultati durante il trattamento disponendo di una scala colore.


Approfondimenti

Questa sezione nasce dal desiderio di approfondire alcuni degli argomenti brevemente trattati nelle pagine precedenti, che riteniamo possano interessarvi particolarmente. Un paziente informato è più semplice da curare.

La raccolta dei documenti che vi proponiamo è da considerarsi un “work in progress”, per cui soggetta ad aggiornamenti e a nuovi inserimenti. A tal proposito vi chiediamo, se avete argomenti che desiderate approfondire, di farcelo sapere, in modo da soddisfare la vostra esigenza.

Alcuni documenti, liberamente consultabili nei siti di Società Scientifiche del settore delle quali riportiamo il link più sotto, sono qui presenti con l’unica finalità di renderli più facilmente reperibili.

La diagnosi parodontale

(redatto dalla Società Italiana di Parodontologia)

Guideline for disinfection and Sterilization in Healthcare Facilities

Guidelines for Environmental Infection Control in Health-Care Facilities

Guidelines for Infection Control in Dental Health-Care Settings

Contenuto di fluoro in alcune marche di acque minerali

Informazioni relative al trattamento ortodontico

(redatto dalla Società Italiana di Ortodonzia)

Istruzioni postchirurgia

Schemi per la profilassi dell’endocardite batterica

Linee guida di Endodonzia

(redatto dalla Società Italiana di Endodonzia)

 

Link utili

Società Italiana di Ortodonzia

Società Italiana di Paradontologia e Implantologia

Società Italiana di Endodonzia

 


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